Un trattato storico sotto forma di biografia romanzata. Pessima definizione, ma non saprei come altro descrivere un libro che ha contributo ad accrescere la mia conoscenza della realtà sovietica (dal secondo dopoguerra sino al primo decennio di egemonia putiniana), regalandomi al tempo stesso un personaggio di una vitalità straordinaria. Prima teppista senza scrupoli, poi depresso sull’orlo del suicidio. Viaggiatore e poeta. E ancora politicante, guerrafondaio, galeotto e molto, molto di più. Eduard Limonov accumula esperienze, soffre e gioisce all’estremo, ambisce alla gloria. Combatte sempre, non sempre dalla parte giusta. A chi legge non resta che disprezzarlo oppure rodersi dall’invidia.