Tre storie notturne che scorrono lente sotto il tocco leggero, raffinato e molto femminile dell’autrice giapponese. L’impressione è che poco venga detto e molto lasciato all’immaginazione. Non servono colpi di scena né violenze verbali o fisiche per catturare l’attenzione di chi legge. Una discreta lezione di stile per questa fine d’anno.