Riletto dopo oltre trent’anni, credo.
Racconto di una finezza assoluta, in cui la tragedia viene solo sfiorata. Con tatto, senza eccessi, ma colpendo più duro di tanti romanzi ambientati nei campi di concentramento o comunque dopo l’ascesa al potere di Hitler.
Qui tutto accade prima del 1933 e dopo il 1945, come se, per spiegare quanto accaduto nel mezzo, non siano necessarie altre parole.
Il finale sorprende e riaccende la luce dopo le tenebre.