22 racconti nati dalla penna fatata di un narratore che scolpisce, cesella la sua opera riducendola all’essenziale. Difficile che personaggi abbozzati e situazioni necessariamente trattate solo in superficie possano restare indelebili nella memoria. Eppure, qui, in pochissime pagine, in poche righe, i momenti “alti” sono numerosi e niente, davvero niente, sembra fuori posto. Carver era un mago della parola, già lo sapevo. Questo libro me ne ha dato ulteriore conferma.