Lettura tormentata, a causa di un mio problema alla vista. Un vero peccato, poichè si tratta di un libro da mangiare in pochi giorni, avvincente dalla prima all’ultima pagina. Non sono mai stato appassionato di fantascienza e ho spento la tv dieci minuti dopo l’inizio de “Il signore degli anelli”, eppure lasciarmi trasportare da Bilbo, Gandalf e i 13 nani alla conquista del tesoro nascosto nelle grotte della Montagna Solitaria, regno usurpato del drago Smaug, è stato qualcosa di spontaneo, naturale. Farò in modo che i miei figli leggano questo capolavoro prima che la sottile linea divisoria tra sogno e realtà nel cuore di un bambino diventi un confine tracciato da un gigantesco muro.